Piero Chiara e quel legame indissolubile tra Luino e la città di San Remo

Nella città di Luino, sabato 26 Novembre, nello splendido Palazzo Verbania che si affaccia sulle rive del lago, si è svolto il convegno dal titolo “Alla frontiera: Piero Chiara e la tutela penale del patrimonio culturale” un incontro collaterale alla mostra “Riemerse” della scultrice Elena Rede.

Presenti all’evento Tiziana Zanetti Curatrice Archivio V.Sereni e P.Chiara ed esperta in diritto del patrimonio culturale Piero Chiara; Annalisa Palomba Giudice penale presso il Tribunale di Verbania, esperta in reati contro il patrimonio culturale; Leonardo Salvemini Docente universitario e Avvocato esperto in diritto dell’ambiente e del patrimonio culturale; Clemens Toussaint Storico dell’Arte; Francesca Boldrini collaboratrice scientifica dell’archivio di Piero e Chiara; Marco Corradi giornalista e collaboratore del Biribissi.

Piero Chiara (Luino 23 Marzo 1913 – Varese 31 Dicembre 1986) è uno degli scrittori che ancora oggi suscita interesse e curiosità capace di raccontare le virtù e le debolezze della realtà provinciale lombarda e l’esistenza di quella gente di confine affacciata sul Lago Maggiore. La sua città natale nella realizzazione di questo convegno ha messo in luce un forte legame tra Luino e San Remo.

Tiziana Zanetti ha dato il via all’incontro ricordando la grande mostra allestita nel 1975 a Luino, città natale di Piero Chiara, dedicata a Bernardino Luini. Per l’epoca si trattò di un allestimento inedito e importante. Una mostra che recitava la bellezza fortemente voluta proprio da Piero Chiara.

Nel corso dell’evento il giornalista ligure Marco Corradi, ha raccontato un episodio poco noto della vita dello scrittore luinese nella città di San Remo.

Piero Chiara su invito della Commissione Amministrativa del Casino di San Remo fu invitato a realizzare la nascita di una rivista. Piero Chiara decise di chiamare la rivista Biribissi, facendo riferimento al primo gioco d’azzardo che si praticava tra il 600 e il 700 in Italia. Un gioco che si svolgeva nelle osterie, nei teatri, in strada.

Era come una tombola i giocatori puntavano somme in denaro sulle varie caselle della tabella. Il Banco estraeva da un sacchetto dei foglietti arrotolati con i vari numeri, aggiudicando la vincita o meno dei partecipanti.

Corradi nel corso del suo intervento ricorda anche l’aneddoto di Casanova figura che appassionò lo scrittore luinese. Casanova fece tappa a Genova dove giocò per la prima volta a Biribissi, vincendo tre volte e facendo saltare il banco.

Casanova lascia Genova con la vincita e si dirige a San Remo dove avvicinato da alcuni personaggi si ripropose di rigiocare ma con meno fortuna. Piero Chiara per la sua particolare passione e interesse alla figura di Casanova decise di chiamare il progetto editoriale con il nome del gioco d’azzardo che sarebbe stato antesegnano del gioco della roulette.

Su questa rivista scrissero nomi importanti come Piero Raimondi, Giovanni Errera, Carlo Castellaneta, Peppino de Filippo, Italo Calvino e molti altri.

L’incontro è stata un’occasione per riscoprire aspetti ancora inediti del personaggio Piero Chiara così amato e caro alla città di Luino.

Una giornata per ricordare uno scrittore tra i più noti della seconda metà del XX secolo, grazie ai suoi romanzi la provincia lombarda è stata ben rappresentata e conosciuta in tutto il mondo.

didascalia: opera di Elena Rede a Palazzo Verbania

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